Messaggio di Mons. Luigi Giussani per il XXIII Pellegrinaggio

Una donna che Dio ha chiamato «mamma»!

L'umanità di questa voce riecheggia in tutta la storia del mondo. Tutto il mondo è fatto di uomini piccoli, incapaci di vivere se stessi nella verità se non hanno questa madre. Solo tale fede può far sentire i passi dell'uomo accompagnati. Ma anche se il camminare insieme non è aiuto alla certezza del destino, non sarebbe compagnia veramente umana.

La folla di questo pellegrinaggio fa una cosa sola di tutti noi. La devozione alla Madre di Dio testimonia la realtà mirabile che e avvenuta nel mondo. Il vostro pellegrinaggio rende viva ed evidente la forza della fede: non e, la religione, «un oblio lene de la faticosa vita» o «un pensoso sospirar quiete», come poteva dire un poeta oramai sconosciuto, bensì una pace che nel sacrificio trova il suo grembo materno e il suo motivo di fervore di attività umana.

Chiediamo a Maria che la nostra vita abbia la verità che in altri sembra impossibile trovare. E questa memoria che investe tutta la vita renda certi nell'amore al Suo Divino Figlio e le nostre azioni costruttive della gloria di Cristo in questo mondo.

Vi auguro che la devozione a Maria, come è testimoniata dal Papa, diventi visibile anche in ognuno di noi, e che il Mistero trinitario penetri in tutta la nostra umanità personale e collettiva.

Sabato 9 Giugno 2001