Pellegrinaggio, non solo di fede

Ipotesi di una serie di iniziative per favorire il turismo religioso

MACERATA - Richieste di partecipazione e messaggi da ogni parte d’Italia e da diversi Paesi europei, e intanto la sede del comitato sembra una fucina per il fervore dei preparativi. Domani si rinnova il piccolo grande miracolo el Pelegrinaggio Macerata Loreto e in queste ore si sta vivendo un clima di febbrile vigilia. “Si tratta di un evento reso possibile anche dalle sponsorizzazioni”, spiega il Comitato che ha parole di ringraziamento per BancaIntesa e Banca Marche. ma la benzina che alimenta il motore di questa macchina della fede è soprattutto la testimonianza, il senso di valori fortemente condivisi e profusi nella vita quotidiana. Un clima che ha contagiato anche molti laici. Per tutti bastino le parole pronunciate l’anno scorso da Giuliano Ferrara allo stadio Helvia Recina. Profondamente laico è anche il presidente della Provincia Giulio Silenzi che l’anno scorso ha vissuto l’esperienza del cammino e che quest’anno sarà ancora nel corteo.

“Non nascondo - commenta - che trovarmi insieme a tanta gente mi ha provocato una profonda emozione”.

Non può essere interessante organizzare qualche evento artistico e culturale perché l’evento non resti confinato solo nell’ambito religioso?

“Potrebbe essere un’idea, anche se la la proposta dovrebbe provenire dalla Diocesi e dagli organizzatori. Non troverei corretto che altri Enti intervenissero autonomamente, come non userei il termine “confinato” nell’ambito religioso. Il pellegrinaggio vive essenzialmente in un ambito religioso, semmai si tratta di organizzare qualcosa per favorire l’ospitalità dei pellegrini”.

La Macerata-Loreto potrebbe essere il traino per valorizzare l’immagine della provincia nel campo del turismo religioso.

Credo senz’altro di sì, anche se i percorsi turistici legati alle strade storiche dei pellegrinaggi e alla filiera dei luoghi sacri e di preghiera sono già molto pubblicizzati, soprattutto dopo il Giubileo del 2000. Ma il Pellegrinaggio da sempre ha dimostrato un’altra grande valenza della nostra provincia e cioè la perfetta organizzazione. E questo è un motivo in più per essere orgogliosi ma anche per valorizzare l’immagine di questa provincia”.

Non ritiene utile che, per far sì che il ricordo di Macerata e del territorio rimanga nella memoria dei pellegrini, sia consegnato loro un “souvenir” o un promemoria delle bellezze della provincia?

“Certo, molti di loro potrebbero tornare. Ma dico di più: bisognerebbe farlo per ogni manifestazione che porta ospiti momentanei nel nostro territorio”.