Il Pellegrinaggio: «Speriamo fino all’ultimo»

Subirà un cambiamento, sabato, il percorso del Pellegrinaggio Macerata-Loreto? Si augurano davvero di no gli organizzatori: «Non escludiamo che in due giorni non si possa realizzare un ponte d’emergenza». Come dire un miracolo. Se così non sarà, si stanno già studiando soluzioni alternative che verranno debitamente comunicate.

Ci vorranno almeno due settimane, comunque, per realizzare un ponte d’emergenza (ad opera di chi? del Genio militare o di quello civile?) che permetterà di far passare pedoni e, forse, mezzi leggeri. Così dice il presidente della Provincia Giulio Silenzi. La Confartigianato, intanto, quantifica i danni economici che sono molti e ampi.

Il gruppo di Forza Italia interroga il presidente della Giunta regionale per «sapere se è stato predisposto un piano straordinario per le emergenze». L’Udc chiede una convocazione straordinaria del Consiglio comunale di Macerata, il consiglio di circoscrizione indice un’assemblea pubblica, Placido Munafò del comitato Anna Menghi, se la prende con i cittadini che hanno votato per Meschini che non avrebbe fatto nulla per Villa Potenza.

Intanto la signora Beatrice Rossi è, ironicamente, soddisfatta. «Il problema della bretella è stato risolto. Cosa vogliamo di più? Il traffico pesante è sparito. Adesso potremo dormire tranquilli tutti quanti».

San Giuliano l’ospitaliere, patrono di Macerata, arrivò in città, dal nord Europa approdando a Villa Potenza dalle montagne. Così dice la leggenda. Che se fosse vera starebbe a dimostrare che il fiume, nell’antichità, era navigabile. E ora il “Potenza”, forse più risicato di una volta, si è preso una rivincita con chi pensava che fosse solo un rigagnolo.

Ora invece ci vogliono i miracoli: che arrivino da Loreto o da corso della Repubblica non importa.