40° Pellegrinaggio Macerata-Loreto

Il Pellegrinaggio è la scoperta che siamo fatti per le cose buone

La presentazione del libro A piedi nella notte e la civica benemerenza a mons. Vecerrica: il racconto di una domenica “in cammino”.

Una civica benemerenza a mons. Giancarlo Vecerrica, una pubblicazione sui 40 anni del Pellegrinaggio Macerata-Loreto, due mostre,  tanto calore ed entusiasmo. La città di Loreto ha voluto lanciare un segnale di forte vicinanza al Pellegrinaggio, domenica 7 ottobre presso il Cinema Teatro Comunale, per celebrare questo importante traguardo di un cammino mariano che si perde nei secoli e che è stato recuperato nel 1978 da un ex insegnante di religione di Macerata, ora vescovo emerito di Fabriano-Matelica.

«Don Giancarlo ha avuto il merito – ha ricordato durante la cerimonia il sindaco di Loreto, Paolo Niccoletti – non solo di riprendere e valorizzare questa antica tradizione, ma anche di rafforzare il senso e il valore di una fede cristiana che a quel tempo sembrava vacillare. Ora è un appuntamento imperdibile per la Chiesa, per il Santuario, per Loreto tutta. Mi ricordo che fin dai primi anni, abitando a Montereale, venivo svegliato all’alba dall’arrivo dei numerosi pellegrini. Poi nel 1982, a 17 anni, decisi di provare anch’io questa esperienza…».

Molta commozione per il primo cittadino nel donare questo prezioso attestato all’ideatore di «un’esperienza che porta dritta al cuore dell’uomo: non è una moda, né un costume, ma la scoperta che siamo fatti per le cose buone».

La moderatrice dell’incontro, Daniela Fabiani, prima di ripercorrere le tappe salienti della storia quarantennale del Pellegrinaggio, ha salutato tutti i presenti, a cominciare dall’arcivescovo di Loreto Fabio Dal Cin, il rettore della Basilica Padre Franco Carollo e l’assessore regionale Moreno Pieroni.

Poi la parola al “premiato”. «Accetto questo riconoscimento – ha sottolineato mons. Vecerrica – perché viene dato ad uno per tutti. Ed io rimando tutto alla Madonna! Il Pellegrinaggio continua, funziona, se c’è una meta, perché è questa che determina il cammino. Loreto è la meta, la città della creatività, dell’amore, del mondo, della Madonna. Non è la città del passato, ma del presente eterno, ovvero del futuro. Da questa Santa Casa parte il flusso di vita per il mondo».

Presente all’incontro anche l’autore del libro A piedi nella notte. Camminare insieme verso Casa (Piemme, 2018), il giornalista de “La Stampa” Domenico Agasso jr., che insieme al collega Andrea Tornielli ha ricostruito la storia coinvolgente del Pellegrinaggio Macerata-Loreto: «Si viene a Loreto per vincere il mal di vivere con il vivere bene – ha subito affermato il giornalista torinese – e nell’intento di ‘don Giancarlo’ c’era proprio il desiderio di dare un respiro infinito alle nostre piccole cose, che finiscono. Ecco perché il Pellegrinaggio rende tangibile l’infinito e lo fa entrare nella vita. È sorprendente e vincente, perché non è mai slegato dalla realtà di oggi, riempie di gioia ed alimenta l’attesa… Ho fatto un bagno di umiltà immedesimandomi nelle testimonianze di questi 40 anni, ma sono stato anche incoerente, perché ho raccontato qualcosa che non ho (ancora) vissuto». Così, dopo l’evento lauretano, la voglia di partecipare è cresciuta ancor di più per Agasso: l’invito gli è già stato rivolto all’unisono da tutti i presenti per il prossimo 8 giugno 2019!

La bellezza vissuta continua, con la mostra fotografica che propone gli scatti più belli di questi 40 anni di storia, allestita fino al 12 ottobre presso il cinema teatro di Loreto, dalle 17 alle 19, accanto ad un'altra mostra dedicata alla vita di don Luigi Giussani, da sempre amico e compagno del cammino notturno verso la Santa Casa.